Don Milani e la regola del fondoschiena

Pubblicato il Autore Marco Lazzari

C’è una famosa frase di don Lorenzo Milani che dice “Chiameremo culo il culo, quando occorre, non una volta di più né una di meno, come tutte le altre parole del vocabolario, senza borghesi distinzioni; scorrette sono solo le parole inutili e false”.
Io aderisco al proposito, ma il mio vocabolario forgiato dalle suore dell’asilo stenta ad adeguarsi e anche nei casi di necessità cerco qualche edulcorato giro di parole per aggirare l’ostacolo. Fortunatamente il copia e incolla non mi fa sentire in stato di peccato.
Ma mi è capitata una curiosa avventura tecnologica al proposito, il cui racconto potrebbe servire a chi si trovasse in situazioni analoghe, per risparmiare ore di debugging.
Smanettando un po’ nei sorgenti di questo blog, peraltro installato in un baleno grazie alla preziosissima guida di bsbeta (http://bsbeta.wordpress.com/2008/11/30/installare-wordpress-su-un-sito-tophost), ho visto che fa uso di un noto script, che si chiama scriptaculous.js (Copyright © Thomas Fuchs http://script.aculo.us, http://mir.aculo.us).
Per alcuni progetti del dipartimento ci è capitato di sfruttarlo, va benone. Ma ci è successo un guaio una volta che l’abbiamo installato presso una pubblica amministrazione, per la quale avevamo sviluppato un piccolo sito dinamico. Siamo arrivati all’installazione dopo aver testato il sistema in mille maniere, su macchine di ogni tipo, schermi di dimensioni le più varie, usando tanti di quei navigatori web diversi che neanche riuscirei a elencarli e che poi non usa nessuno (io faccio test anche con Netscape, per dirne una; o con Orca, Konqueror, Avant: mai usati? Magari Konqueror sì, dai).
Insomma, lo installiamo e va ovunque, tranne che negli uffici della committenza.
Il problema: hanno un filtro che impedisce lo scaricamento di documenti che contengano certe parole chiave un po’ osé. E così come in passato non erano riusciti a scaricare una innocente pagina contenuta in un file denominato cuCULO.htm, neppure potevano usare il file scriptaCULOus.js, che abbiamo dovuto ridenominare per farlo funzionare.
Dunque, contravvenendo la regola di don Milani, intitolo questo post “con dolcezza” (come avrebbe detto il papà dell’ex segretaria di stato americana), per evitare che, finendo nella ridenominazione dell’URL qualche parola “forte”, lo renda illeggibile a qualche amico.