Potenza del ballo del bunga bunga, le statistiche del mio sito mai avevano avuto barre così lunghe.
Tutto merito delle ricerche su Google; dalle quali, nel giro di un giorno, il blog è però sparito: i misteri di Google si vestono di nuovi colori.
E così il bunga bunga ha stracciato nelle mie personali classifiche degli accessi qualunque pagina raggiunta con parole chiave del tipo esercizi Excel o calcolo percentuali con Excel: un distillato, anche se terra terra, di anni di matematica e informatica e poi bastano dieci sorrise parolette brevi sul bunga bunga per fare il botto!
Lo diceva la mamma: te stüdia, chè tè vedarèet (tu studia, vedrai che poi…).
La mamma.
E l’importanza di essere onesto: l’impurtant l’è chè tè robet mia (l’importante è che non ruby).
∴∴∴ Siccome a posteriori è emerso che molti arrivano qui cercando il ballo del bunga bunga cantato da Elio e le storie tese, ecco per favorirli il link al canale RAI su YouTube con il video di Elio
Mai come ora si vide l’autoreferenzialità dei media…