Il problema della formazione degli adolescenti alla Rete

Pubblicato il Autore Marco Lazzari

Continuiamo il discorso sull’uso dei social networks tra gli adolescenti, cominciato nei post precedenti e ispirato dalle evidenze dell’ultima ricerca che abbiamo condotto all’interno dell’Osservatorio per la comunicazione adolescenziale tra reale e virtuale.

Ricordo che le riflessioni riportate qui sono sintesi di quanto esposto in:

Marco Lazzari (2015). Spazi ibridi tra la Rete e la Piazza: l’evoluzione della comunicazione degli adolescenti ai tempi dello smartphone. In Marco Lazzari e Marcella Jacono Quarantino (a cura di), Virtuale e/è reale. Adolescenti e reti sociali nell’era del mobile (pp. 45-80) Bergamo: Bergamo University Press

Marco Lazzari (2015). Pre-adolescenti nella Rete: l’uso di Internet tra gli studenti delle scuole medie. In Marco Lazzari e Marcella Jacono Quarantino (a cura di), Virtuale e/è reale. Adolescenti e reti sociali nell’era del mobile (pp. 81-101) Bergamo: Bergamo University Press

La Scuola di Atene, particolare Il risultato meno scontato e per certi versi più inquietante dell’indagine condotta nelle scuole bergamasche sui modi e i tempi delle comunicazioni telematiche degli adolescenti è dato dal fatto che i ragazzi che più degli altri hanno partecipato a incontri di formazione su Internet sono quelli più esposti ai rischi.

In qualunque modo si raggruppino i dati relativi alle domande sulla frequenza agli incontri e quelli relativi ai comportamenti a rischio, si finisce per trovare una correlazione.

L’evidenza deve fare riflettere sul tipo di formazione che viene proposta ai ragazzi, che forse è troppo orientata alla pura abilità d’uso e alla dimensione tecnologica della competenza e non a quelle competenze cognitive, etiche e sociali ([1], [2]) che abbiamo introdotto nel post precedente.

Un approccio alla formazione che punti a sviluppare solo i rudimenti tecnici e le abilità digitali ha il fiato corto; le agenzie educative devono accompagnare la promozione dell’abilità d’uso degli strumenti informatici negli adolescenti a quella della conoscenza del mondo dei media e allo sviluppo del senso critico nei confronti dell’informazione che circola in Rete.

Tutto ciò deve essere supportato dalla cura per le competenze di interazione sociale (ivi compresa l’educazione all’affettività), di comunicazione efficace e di risoluzione dei conflitti, e dall’attenzione allo sviluppo dell’intelligenza emotiva dei ragazzi.

Nel prossimo post, che conclude questa rassegna di spunti di riflessione tratti dall’esame del questionario, getteremo un occhio su quanto le ricerche nel campo delle neuroscienze ci dicono a proposito degli adolescenti e del loro modo di comportarsi.

Bibliografia
[1] Calvani, A., Fini, A., & Ranieri, M. (2010). La competenza digitale nella scuola. Trento: Erickson.
[2] Ranieri, M., & Manca, S. (2014). Social network e dimensioni educative. Bricks, 4 (4), 11-19.