Se uno mi scrive
“Oggigiorno 22.3 Milioni di persone sono iscritte al social Instagram, questi sono numeri da record, se pensiamo che fino a un decennio fa non esisteva nemmeno il concetto di “social network”. Ognuno di noi è iscritto ad almeno uno di questi, e tutti ne conosciamo usi e funzioni.”
come minimo gli chiedo:
- 22.3 milioni di persone dove? Nel mondo? In Italia? In Lombardia?
- Oggigiorno quando? Ovvero, a quando risalgono i dati?
- E chi lo dice?
Che poi, non c’è neanche bisogno di chiedere, me la trovo da me la fonte.
Allora, se proprio uno deve copiare la tesi di laurea, farebbe meglio a essere un po’ più accorto:
- Mi basta gugolare un passaggio della frase sospetta per trovare la fonte.
- E pure il software anti-plagio mi viene incontro.
Ma il peccato capitale è quello di usare dati vecchi di più di tre anni e spacciarmeli per freschi di giornata (“oggigiorno”): no, questo non si può fare con i dati sui numeri degli utenti di un servizio in Rete, che cambiano dalla sera alla mattina. Oltretutto, il passaggio “fino a un decennio fa non esisteva nemmeno il concetto di social network” poteva anche stare in un articolo pubblicato nell’estate del 2019, la data della fonte (con qualche approssimazione: io ho cominciato a fare ricerche sui social nel 2008), ma certamente non funziona più nel 2023.
Poi, già che ci siamo, magari la prossima volta copiamo da qualcuno che non scriva frasi del tipo “Ognuno di noi è iscritto ad almeno uno di questi”.
Appunti per “Come si copia una tesi di laurea”©, di Marco Lazzari